NUOVO ARRIVO / Direttamente dal Brasile, regione di Santa Catarina, è sbarcato il centrocampista italo-brasiliano Douglas Ricardo Packer, con anni alle spalle in Italia, dove è arrivato all'età di 17 anni, e dove ha esordito in serie A con la maglia del Siena contro l'Inter nel maggio del 2006. Avrà la maglia n. 27.

BRONI _ Un italo-brasiliano per l’Oltrepo. Si tratta del centrocampista offensivo, Douglas Ricardo Packer, 36 anni compiuti lunedì 13 marzo, nato in Brasile e con doppio passaporto italo-brasiliano. Arrivato in Italia nel 2005, portato dal procuratore Mino Raiola, ha debuttato a 17 anni con la maglia dell’Inter Primavera al torneo di Viareggio. Poi la Juventus gli fece firmare un contratto di 3 anni all’ultimo giorno di calciomercato, girandolo in prestito al Siena, allenato da Gigi De Canio, con vice Antonio Conte. Esordio in serie A, con la maglia del Siena, a San Siro contro l’Inter (7 maggio 2006). Nella stagione successiva (2006-2007), resta ancora al Siena. Quindi finisce in prestito al Pescara (2007-2008), voluto da mister Giampaolo (7 presenze in C1). Il Siena lo riporta in Toscana. Mister Mario Beretta lo manda in campo contro la Juve (gennaio 2009). Nuovo prestito al Ravenna (serie C1, 24 presenze e 3 gol) e Sudtirol (sempre in C, 2016-2017).
Nel Dna di Packer geni teutonici e trentini. Discendenza che Packer deve alla nonna paterna Geltrude Gadotti, e
Francisco e Rieda Cardoso, entrambi di origine tedesca. Migrazione che, soprattutto durante il periodo bellico, popolò lo Stato brasiliano di Santa Catarina, dove si trova Indaial, città natale di Packer, e dove ai campanelli delle case è facile rintracciare cognomi come quelli di Miller, Schultz e Gadotti, che di brasiliano hanno ben poco. Tornato in Brasile, Packer gioca in B con il Parana, poi C e D. Esperienza in First Division (serie A) di Cipro, con l’Ermis Aradippou, 8 presenze in campionato e due partite di qualificazione all’Europa League. Ultima stagione in Brasile con il Marcilio Dias. Poi la nostalgia dell’Italia è tornata a farsi sentire. Qualche richiesta dalla serie D, ma è la chiamata dell’Oltrepo a convincerlo di accettare il progetto. Già da un mese a Broni con mister Albertini e i nuovi compagni, superati i cavilli di legge, è stato tesserato ed è pronto a debuttare in maglia biancorossa.

LE PRIME PAROLE 
E’ bastata una chiacchierata con i dirigenti, con il presidente Fabrizio Catenacci, e così è arrivata la definitiva scelta da parte del centrocampista italo-brasiliano di “sposare” il progetto. Packer si allena già da un mese con i suoi nuovi compagni dell’Oltrepo, ma il suo tesseramento si è sbloccato solo lunedì 13 marzo (tra l’altro giorno del suo 36esimo compleanno), quando la Federazione italiana ha dato l’ok al tesseramento. Packer è un centrocampista offensivo, che potrebbe essere utilizzato sia a metà campo, ma pure nel tridente d’attacco. Vedremo mister Albertini cosa deciderà in merito al suo impiego. Naturalmente il giocatore è contento di poter finalmente scendere in campo: “Non mi immaginavo che la burocrazia fosse così complicata. Avendo già giocato in Italia, avendo il doppio passaporto, essendo cittadino italiano oltre che brasiliano, ed essendo anche dilettante, dopo tanti anni da professionista, pensavo che potessi essere tesserato quanto prima dopo il mio arrivo in Italia e all’Oltrepò. Invece la questione si è risolta dopo settimane. Ringrazio il presidente Catenacci e tutta la società Oltrepò per avermi voluto e atteso. Ora non vedo l’ora di scendere in campo e dare il mio contributo alla squadra”. Packer avrà la maglia n. 27.

Pin It